Chiavari è in festa: la Virtus Entella è riuscita nell'impresa di vincere allo "Zini di Cremona per 2-1 ed un'intera città può urlare tutta la sua gioia per la promozione in Serie B. In un colpo solo anzi un tempo, il secondo, tutte le nubi nere che si erano addensate sopra la squadra, dopo il vantaggio dilapidato e la sconfitta interna contro la Pro Vercelli, spariscono lasciando un bel cielo biancazzurro come i colori di questa società.

Le voci di questi giorni erano molteplici e tutte negative: non vogliono andare in B, si vendono le partite, si è rotto qualcosa nello spogliatoio, non ci sono i soldi, problemi con il Comune e così via con ognuno che sembrava avere il motivo giusto per urlare al complotto. Il tipico "mugugno" ligure che sempre ci accompagna. Siamo fatti così, in Italia in generale, in Liguria in particolare, non riusciamo a capire che le situazioni che si creano, soprattutto in uno sport come il calcio, non sempre sono dettate da fattori malvagi. Io ho sempre pensato che fosse un problema solo ed esclusivamente psicologico e che le dinamiche, spesso, sono più complesse delle semplici chiacchiere da bar. La squadra è stata costruita per vincere ma non sempre i soldi risolvono con facilità tutte le cose e per arrivare primi occorrono tanti piccoli particolari.

I meriti sono tanti e ad essere obiettivi questo campionato sarebbe stato un grande successo anche andando ai playoff: Pro Vercelli, Vicenza e Cremonese sono formazioni di alto livello e tutte le squadre, fino all'ultima in classifica, non sono certo "Cenerentole" in un torneo che si è dimostrato equilibrato e difficile. Tutto questo, poi, nell'anno del Centenario, un periodo di celebrazioni continue, con l'euforia del primo posto in classifica ad accompagnare la squadra fin dalle prime giornate.

Il salto in Serie B è sicuramente un passaggio notevole, si entra nel calcio che conta, con pregi e difetti annessi. La società, del presidente Antonio Gozzi e di sua moglie Sabina Croce, del DG Matteo Matteazzi, del DS Matteo Superbi, di tutti i collaboratori nell'organigramma, del tecnico Luca Prina ed il suo staff, di tutti i giocatori della rosa, dei responsabili e dei tecnici del settore giovanile, ha dimostrato di meritare questo traguardo storico, adesso bisogna sperare che anche la città e le sue istituzioni non siano da meno e che Chiavari possa rimanere per lungo tempo nel gotha del calcio, anche e soprattutto con l'entusiasmo dei tifosi.

CREMONESE - VIRTUS ENTELLA 1-2

La partita di Cremona rimarrà per sempre nella memoria collettiva di tutti i tifosi biancazzurri, quelli che hanno seguito la squadra nella trasferta allo stadio Zini e quelli che, rimasti a Chiavari, hanno atteso con trepidazione le buone notizie. Dopo otto minuti arriva la botta che avrebbe potuto stendere un toro: la Cremonese, al primo tiro in porta, va in vantaggio con il difensore Antonio Caracciolo che da fuori area al volo, su respinta della difesa, trova l'angolino basso dove Paroni non può arrivare. L'Entella, però, non si perde d'animo e ha subito due occasioni clamorose per pareggiare, entrambe con Stefano Moreo: nella prima l'attaccante cicca la palla da posizione favorevole, tutto solo all'altezza del dischetto mentre nella seconda è bravo il portiere avversario a respingere un colpo di testa ravvicinato con conseguente tap-in di Troiano malamente calciato alto. Si va al riposo in svantaggio di 1-0, con la Pro Vercelli avanti 2-0 ed in questo momento prima in classifica, ma nella ripresa accade quello che tutti avrebbero sognato: la rimonta. Dopo pochi minuti Luca Cecchini, da sinistra, mette in mezzo una gran palla sulla quale arriva in anticipo Michele Troiano che con la punta del piede infila in rete, ridando ossigeno alla formazione ospite. La Virtus schiaccia i grigiorossi nella loro metà campo ma su un contropiede è provvidenziale Andrea Paroni nella respinta: il pericolo corso galvanizza ancora di più i ragazzi di Prina che a metà ripresa realizzano la rete decisiva. Adrian Ricchiuti, entrato all'inizio del secondo tempo, inventa un passaggio in profondità in area per Lorenzo Staiti che da posizione defilata, sulla destra, avanza qualche metro e scarica in diagonale gonfiando la rete e i cuori dei tifosi biancazzurri assiepati dietro alla porta in questione. Il gol, il primo in questo campionato per "la Jena" è una liberazione che fa impazzire di gioia tutti quanti e consegna alla Virtus Entella l'ambito traguardo. I minuti che separano la conclusione della gara sembrano non finire mai e alla fine al triplice fischio la festa è incontenibile, a Cremona come a Chiavari dove continua fino a tarda sera insieme ai giocatori di ritorno dalla trasferta.