Il Torino vince lo Scudetto Primavera battendo la Lazio ai calci di rigore nella finale disputata al Comunale di Chiavari. Un'attesa lunghissima per i granata che da 23 anni non vincevano il tricolore di categoria, pur essendo la squadra più titolata con nove successi dopo quello odierno. Era il 1991/92 e in formazione militavano ragazzi come Bobo Vieri, Sottil, Cois e Della Morte. Poi solo due finali perse: nel 94 contro la Juventus e la più cocente l'anno scorso contro il Chievo dopo i tiri dal dischetto.
Questa volta dagli undici metri i ragazzi di Moreno Longo hanno avuto la meglio sia nei quarti contro il Milan che appunto in finale contro i biancazzurri e hanno potuto festeggiare il titolo dopo un biennio fantastico.
Parte forte il Toro e dopo due minuti va vicino al gol con un colpo di testa di Morra. E' il prologo del vantaggio che arriva cinque minuti dopo: cross di Procopio dalla sinistra, sponda per Rosso e gran girata al volo che non lascia scampo a Guerrieri. La Lazio fatica a riprendersi e i granata provano ad approfittarne per cercare il raddoppio.
La prima occasione per i biancazzurri è al 32': sugli sviluppi di un corner, Tounkara svetta di testa ma Zaccagno compie un grande intervento mettendo di nuovo in angolo. Si va al riposo con il Toro avanti 1-0.
Nella ripresa la Lazio si butta in avanti alla ricerca del pareggio e crea occasioni soprattutto con Tounkara ma il Toro non resta a guardare ed ogni volta che si spinge in avanti crea i presupposti per il 2-0.
Alla mezz'ora, su calcio d'angolo, la Lazio pareggia con un colpo di testa di Prce. I biancazzurri, sull'onda dell'entusiasmo, provano ad operare il sorpasso ma i granata ribattono colpo su colpo. Nei minuti di recupero un'occasione per parte: palo di Silvagni per la Lazio su tiro da fuori area e conclusione al volo di Edera parata da Guerrieri.
Si va ai supplementari e le due squadre provano in tutti i modi ad evitare i calci di rigore creando occasioni da entrambe le parti, le più clamorose: la doppia parata di Zaccagno su Rossi e Palombi ed il palo colpito da Edera.
Non bastano i supplementari e dopo oltre 120 minuti di gioco sono i calci di rigore a decidere chi vincerà il campionato. Ma anche in questo caso la sfida sembra non voler finire perché ci vogliono 16 tiri dagli undici metri per decretare la squadra vincitrice: sbaglia per primo il Toro con Debeljuh che si vede parare il secondo tiro, poi è la volta di Palombi che al quarto tentativo colpisce la traversa e rimette tutto in gioco, si va ad oltranza fino all'ottavo giocatore con Zaccagno che para su Pollace ed Edera che trasforma e riporta il titolo in casa granata.

LAZIO (4-3-3): Guerrieri; Pollace, Mattia, Prce, Seck; Murgia, Pace (40'st Silvagni), Verkaj (7'st Condemi); Tounkara, Fiore (1'st Rossi), Palombi. A disposizione: De Angelis, Cotticelli, Dovidio, Germoni, Manoni, Quaglia, Capuano, Rokavec, Milani. Allenatore: Simone Inzaghi
TORINO (4-2-4): Zaccagno; Troiani, Fissore, Proia (39'st Thiao), Procopio; Danza, Mantovani; Zenoni (39'st Edera), Morra, Debeljuh, Rosso (3'sts Lescano). A disposizione: Bambino, Cucchietti, Montefalcone, Bonifazi, Dalmasso, Candellone, Rizzo, Lenoci, Pinton, Martino. Allenatore: Moreno Longo.
Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo (Oreste Muto di Torre Annunziata, Giovanni Baccini di Conegliano e Fabio Piscopo di Imperia)
Marcatori: 7'pt Rosso (T), 30'st Prce (L)
Ammoniti: Rosso (T), Seck (L), Troiani (T), Fissore (T), Murgia (L), Condemi (L)

SEQUENZA RIGORI:
(L) Prce: gol
(T) Mantovani: gol
(L) Silvagni: gol
(T) Debeljuh: parato
(L) Murgia: gol
(T) Troiani: gol
(L) Palombi: traversa
(T) Danza: gol
(L) Tounkara: gol
(T) Procopio: gol
(L) Condemi: gol
(T) Fissore: gol
(L) Mattia: gol
(T) Lescano: gol
(L) Pollace: parato
(T) Edera: gol