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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Edizione provinciale di Genova


La replica dell'Anpi Casassa sulla rissa del XXV Aprile

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviataci dal presidente dell'Anpi Casassa, a riguardo della gara tra la sua squadra e la Caperanese, campionato Allievi Regionali fascia B, giocata il 5 dicembre al XXV Aprile e conclusasi con una mega rissa in campo.
La risposta della società arriva, a distanza di otto giorni, in seguito all'articolo pubblicato sul nostro portale in data 10 dicembre.
Rimaniamo dell'idea di poter esprimere giudizi in qualunque momento, non abbiamo nulla contro l'Anpi Casassa, anzi, è una società più che seria nel panorama dilettantistico genovese e siamo in ottimi rapporti con essa. Rimane il fatto che l'episodio sia stato brutto, senza "vittime e carnefici", e dai racconti di persone presenti cercare i colpevoli diventa difficile. Rimanendo al semplice Comunicato Ufficiale, che deriva dal rapporto dell'arbitro, si legge lì del "pugno al volto" e di tutto ciò che scaturisce. E' probabile, come spesso accade in questi casi, che il direttore di gara abbia avuto paura ed abbia fatto fatica a capire perfettamente quello che stava accadendo. Lo dimostra il fatto che il portiere ospite, uno degli artefici della rissa, come in seguito scoperto da vari racconti, non risulta fra i puniti.
L'unica cosa della quale chiediamo scusa è di avere omesso, come scritto nel CU, il tentativo da parte dei dirigenti di casa di sedare l'accaduto ma ci sembrava talmente normale che questo fosse accaduto mentre sarebbe stato davvero incredibile il contrario.
Caro presidente Parigi, ci dispiace che si sia offeso per l'articolo e spero che questo non abbia incrinato i nostri rapporti. Di seguito riportiamo il suo racconto ma le ricordo, per farle capire come ognuno veda le cose a modo suo, che anche a Caperana ritengono le decisioni ingiuste ed inique.
Il mondo è bello perchè è vario.

 

In riferimento all'articolo in oggetto pubblicato quest'oggi sul Vs portale, con il presente per manifestarvi il nostro disappunto per l'alto rilievo assegnato ad una situazione incresciosa, nella quale i nostri ragazzi sono state le vittime e non i carnefici.
L'informazione è un diritto sacrosanto ma ciò che viene scritto deve essere adeguatamente verificato, affinchè corrisponda alla verità e dovrebbe limitarsi alla sintesi dei fatti, senza fornire giudizi e tantomeno auspicare punizioni, il cui compito è affidato alla giustizia sportiva, che peraltro ha adottato decisioni da noi ritenute ingiuste ed inique.

Premesso ciò, di seguito riportiamo la corretta relazione dei fatti accaduti in occasione della gara disputata lo scorso 5 Dicembre sul nostro campo di gioco, durante la quale i nostri ragazzi sono stati oggetto di un’aggressione violenta ed ingiustificata, da parte di alcuni tesserati della Caperanese Entella.
La veridicità di quanto di seguito asserita può essere confermata anche da alcuni testimoni, rappresentanti delle forze dell’ordine, che hanno assistito all’accaduto in quanto genitori di ragazzi che avrebbero disputato la partita successiva a quella oggetto dell’aggressione e rissa in campo.

La disputa è scaturita da un violento fallo di gioco commesso da un tesserato della Caperanese Entella, con successiva reazione da parte del nostro tesserato che, al fallo subito, non colpiva l'avversario con un pugno ma bensì lo spintonava meritandosi l'espulsione, prontamente comminata dal direttore di gara.
A tale reazione, il nostro tesserato subiva l’aggressione da parte dell'avversario, che lo colpiva con un calcio alla schiena e, dopo la sua caduta a terra, lo colpiva con numerosi e violenti calci al volto. All’aggressione contribuiva altrettanto fattivamente e violentemente anche il portiere della squadra avversaria, che per non farsi riconoscere dal direttore di gara, si toglieva preventivamente la maglia da gioco.
A seguito di tale pestaggio, il nostro tesserato riportava gravi contusioni al volto che lo costringevano a richiedere le cure mediche in ospedale che, gli assegnava una prognosi di sette giorni, che dovrà essere successivamente rivalutata non appena gli ematomi ed il gonfiore renderanno possibile il rilievo dei danni subiti e le relative modalità e tempi di cura.
Inoltre all’avvicinarsi al luogo dell’aggressione da parte del ns portiere, lo stesso veniva colpito al volto con un violento pugno sferrato da un altro tesserato della Caperanese Entella, anch'esso espulso. Non contenti di ciò un altro giocatore della squadra avversaria colpiva con un pugno, anch’esso al volto, di un altro nostro tesserato che assisteva alla scena senza intervenire, in piedi davanti alla nostra panchina.
In questa situazione estremamente critica, contrariamente allo staff tecnico e dirigenziale della Caperanese Entella, il nostro allenatore con l'aiuto dei nostri dirigenti si adoperava fattivamente per sedare la contesa, cosa peraltro confermata nel verbale del giudice sportivo (informazione bellamente omessa nel testo del vostro articolo), ma nonostante ciò la nostra Società è stata sanzionata con un’ammenda pecuniaria, seppur di entità inferiore rispetto a quella inflitta alla Caperanese Entella.
In tutto questo contesto, l’arbitro perdeva il controllo della situazione e quindi dichiarava la sospensione della partita, decretando una serie di espulsioni anche di due nostri tesserati che non prendevano parte alla disputa, anche perchè uno di essi era stato sostituito nel corso della partita e si trovava negli spogliatoi, già sotto la doccia.
Di contro, il portiere della squadra avversaria, seppur attore protagonista dell’aggressione, non risultava tra i giocatori sanzionati, grazie al fatto che si era tolto preventivamente la maglia da gioco.
Alla luce di quanto sopra, oltre all'incompletezza d'informazione, riteniamo inaccettabile la vostra conclusione con la quale ritenevate più corretta la sconfitta a tavolino anche per la nostra Società, che ogni giorno educa i ragazzi ad una condotta corretta, rispettosa delle regole e degli avversari, che sono i valori dello sport.

Pertanto, al fine di salvaguardare l’immagine della nostra Società nonchè dei ragazzi chiamati in causa ingiustamente, auspichiamo la vostra pronta rettifica dei fatti, con egual enfasi utilizzata nel vostro articolo odierno.

Cordiali saluti
Il Presidente

 

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  Scritto da La Redazione il 19/12/2015
 

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