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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Edizione provinciale di Genova


Allievi Regionali: impresa del Baiardo che vola in finale

Apoteosi Baiardo, disperazione Veloce. Questo è il sentimento a fine gara dopo l'incredibile rimonta dei neroverdi nella semifinale del campionato Allievi leva 99. Quasi nessuno lo pensava, e in pochi ci credevano, che l'Angelo Baiardo potesse ribaltare lo 0-3 dell'andata subito a Zinola.
Un punteggio rassicurante per i granata in vista del ritorno.
Si trattava di controllare una gara dove un gol fatto avrebbe chiuso definitivamente il discorso qualificazione.

Primo tempo combattuto, giocato a grandi ritmi da due ottime squadre, con occasioni da una parte e dall'altra: le più clamorose un doppio palo per i padroni di casa e una traversa interna per gli ospiti. Tutti al riposo sullo 0-0 e l'idea di inizio partita si fa ancora più consistente con la Veloce che sembra davvero ad un passo dalla finalissima.
Nella ripresa, però, accade l'improbabile, succede quello per cui questo sport si ama e si odia allo stesso tempo, a seconda da che parte si veda. Succede che il Baiardo attacca e pressa gli avversari nella propria metà campo, si porta in vantaggio con Mattia Garaventa e da lì tutto cambia. Sugli spalti è un inferno, in campo una battaglia senza esclusioni di colpi, pur rimanendo in un contesto di correttezza fra i giocatori. L'ambiente si scalda, l'arbitro si lascia trascinare nel tourbillon e in certi momenti non sembra essere all'altezza dell'importanza della gara.
Ad un quarto d'ora dalla fine concede un rigore che scatena le proteste veementi degli ospiti. Dopo oltre un minuto dal dischetto si presenta Marco Moschillo, unico 2000 in campo, che spiazza Lapi portando i suoi sul 2-0.
Il Baiardo comincia a crederci davvero mentre gli avversari perdono la loro sicurezza. Oramai la partita è una questione di nervi, si gioca più con la clava che con il fioretto: i neroverdi alla ricerca del terzo gol e la Veloce a chiudere tutti gli spazi per provare a portare in porto la qualificazione. Tante le sostituzioni per le due formazioni, dentro forze fresche a difendere o ad attaccare a seconda delle esigenze.
Quando la fine sembra oramai prossima un'azione del Baiardo libera Giovanni Lembo al limite dell'area, il centrocampista entra nei sedici metri e calcia una bordata sotto la traversa che gonfia la rete: delirio e sconforto in campo e in tribuna.
Il triplice fischio decreta il risultato finale: 3-0 e supplementari, roba da non crederci per entrambe le fazioni.
Le due panchine, durante la sosta, sono lo specchio del verdetto dopo questi ottanta minuti di gioco: un'incredulità di diversa natura che a livello psicologico potrebbe fare la differenza.
Nei venti minuti di extra-time il risultato non cambia anche se l'occasione più grossa capita sulla testa di Garzoglio che sugli sviluppi di un corner colpisce in pieno il palo e fa capire a tutta la Veloce che non è giornata.
Si va ai rigori con sentimenti opposti e in una sfida dove la testa conta davvero tanto, chi la chiama "lotteria" capisce poco di calcio, ecco che il Baiardo la fa sua con relativa facilità: per i neroverdi quattro su quattro mentre gli ospiti sbagliano due volte su tre.
Adesso è davvero finita: il Baiardo ha compiuto l'impresa, per la Veloce è un suicidio sportivo. Gioia e tristezza si mescolano in campo e, a seguire, negli spogliatoi. E' sempre così, terribile ed affascinante allo stesso tempo. Un applauso vero alle due squadre che, dopo oltre cento minuti di lotta, chiudono abbracciandosi in mezzo al campo tra i sorrisi e le lacrime dei giocatori.

Apro una parentesi dicendo per l'ennesima volta che per occasioni del genere, partite decisive per vincere un campionato regionale giovanile, piuttosto che un playoff di Prima Categoria o una finale di Coppa Liguria, sarebbe davvero una gran bella cosa mandare una "terna" arbitrale di Promozione o addirittura di Eccellenza. Il valore dell'avvenimento, sicuramente alto vista la posta in palio, lo meriterebbe senza dubbio. Un direttore di gara con più esperienza, inevitabilmente di livello superiore, e con l'aiuto degli assistenti darebbe a tutti i protagonisti in campo, e ai forsennati in tribuna, un senso di sicurezza in più. Tutti gli addetti ai lavori lo chiedono a gran voce e sono concordi con questo pensiero.
Chiudendo la parentesi e ritornando alla partita in questione, non voglio certo dire che il povero Enrico Conio di Genova, arbitro della sfida, abbia falsato la gara, o almeno questo non per me e forse si per i savonesi, però ha dato la sensazione di non averla in pugno. Bisogna dare atto a tutti i ragazzi di essersele date di "santa ragione", nel senso buono del termine, con un agonismo giusto per lo sport praticato ma sempre nei limiti della correttezza. Allo stesso tempo dobbiamo essere grati a mister Penna per il lavoro fatto con i giocatori della Veloce a livello educativo perché l'accettazione finale di una sconfitta del genere senza risse ed insulti non è sempre così facile e scontata.

 

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  Scritto da Lorenzo Ori il 07/05/2016
 

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