Ranieri e Motta: due condottieri in cerca di salvezza per Samp e Genoa
Uno è all’inizio della sua carriera da allenatore, almeno per quel che riguarda le prime squadre, ed è al comando di una società che punta alla salvezza nonostante le difficoltà che non mancano di certo. L’altro, invece, è un allenatore affermato che ha un curriculum di tutto rispetto e che si è rimesso in discussione accettando una piazza gloriosa ma lontana dai fasti di un tempo. Stiamo parlando di Thiago Motta e di Claudio Ranieri, due allenatori agli antipodi, accomunati dalla stessa città ma da colori e fedi calcistiche diverse: Genoa e Sampdoria.
I due allenatori sono alle prese con una stagione difficile ma con il giusto impegno, secondo gli esperti di netbet.it, possono entrambi raggiungere il traguardo della salvezza.
Thiago Motta e l’avventura in rossoblù
Dal suo arrivo sulla panchina del Genoa la squadra ha cambiato pelle, anche se le difficoltà sono rimaste. L’ex tecnico della primavera del PSG ce la sta mettendo tutta, ma l’ambiente rossoblu estremamente scosso e preoccupato dopo la sconfitta nel derby e il penultimo posto in classifica. Il presidente Preziosi non parla e sembrerebbe intenzionato a dare ancora fiducia a Thiago Motta anche se si stanno facendo tutte le valutazioni del caso. L’ex centrocampista dell’Inter ha perso il derby anche a causa delle assenze. Ben sette i giocatori fuori causa nella stracittadina, gli infortunati Kouame, Zapata, Lerager, Sturaro e Favilli oltre agli squalificati Agudelo e Pandev. Con tre fuori rosa: Saponara, Gumus e Barreca.
Per questo a Thiago Motta potrebbe essere concessa un’ultima chance nella proibitiva trasferta di sabato a Milano con l'Inter. Thiago Motta ha iniziato subito bene la sua avventura da tecnico dei Grifoni, vittoria contro il Brescia, poi grande partita contro la Juve e anche un punto al San Paolo. Ma dopo la sosta di novembre il Genoa è crollato. Il piatto piange, la classifica parla chiaro e i numeri di Thiago Motta sono negativi: 6 punti in 8 partite, contro i 5 in 8 di Andreazzoli. In pratica non è cambiato nulla.
Sir Claudio Ranieri
Claudio Ranieri non è nuovo ad imprese clamorose, come dimostra la Premier League vinta con il Leicester. A testimonianza della sua grandezza l’essere riuscito a non perdere nessun derby. Claudio Ranieri è infatti l’unico allenatore ad aver disputato i quattro grandi derby della Serie A senza averne mai perso uno. Il record di imbattibilità va esteso anche alla Liga con Valencia e Atletico Madrid. L’ultimo derby, quello col Genoa, è stato vinto grazie ad una prova di carattere. Tanto agonismo, ma nessuna conclusione in porta. La partita è stata decisa da un sinistro dell’ex Napoli Manolo Gabbiadini che ha regalato i tre punti alla sua squadra ed una gioia indescrivibile ai suoi tifosi.
Nonostante la vittoria nel derby i blucerchiati non possono certo dormire sonni tranquilli, ma questo gli uomini di Ranieri già lo sanno. La partita contro la Juventus, comunque, resta un banco di prova affascinante, che la Sampdoria vivrà con la consapevolezza di non essere chiamata a vincere ad ogni costo e che la sconfitta possa essere un risultato probabile. Ed è questa consapevolezza, talvolta, a permettere di tirar fuori prestazioni al di sopra del “normale”, spinti dalla disperazione sportiva di chi non ha niente da perdere.
La Juventus, manco a dirlo, è la strafavorita per questo incontro. La squadra di Maurizio Sarri, reduce dal roboante 3-1 sull’Udinese (roboante perché la Signora ha cominciato la gara con i tre tenori titolari), non ha di certo intenzione di perdere altri punti per strada, dopo la sconfitta contro la Lazio subita non più lontano di due settimane fa. La Juventus di Sarri cerca di diventare progressivamente sempre più bella, senza però perderne in efficacia. Proprio per questo i bianconeri non saranno meno pericolosi che contro l’Udinese, nonostante parta senza Dybala, Higuain e Cristiano Ronaldo insieme dal 1′ (a riposare sarà Higuain). La corsa a due con l’Inter prosegue e l’impressione è che sarà durissima per entrambe riuscire a spuntarla.
Tanti gli ex di questa sfida, a partire dal capitano Fabio Quagliarella. L’attaccante dopo le varie esperienze con Torino, Florentia Viola, Chieti, Ascoli, arriva alla Samp nel 2006-07 disputando una stagione da protagonista impreziosita con la perla del gol da centrocampo contro il Chievo. L’anno successivo l’Udinese si aggiudica alle buste la metà del cartellino appartenente alla Samp. Dopo le stagioni all’Udinese e al Napoli passa alla Juventus nel 2010, con cui realizza 23 gol in 84 presenze, conquistando 3 scudetti e 2 supercoppe italiane. Dopo una stagione e mezzo al Torino, fa suo ritorno alla Sampdoria, scrivendo nuove pagine importanti nella storia blucerchiata, oltre a diventarne capitano.