Cosa aspettarsi dalle stagioni di Sampdoria e Genoa
Per tutti gli appassionati del calcio italiano l’attesa è finalmente terminata e il campionato di Serie A ha finalmente riacceso i motori. Sampdoria e Genoa, reduci entrambe da una stagione tutt’altro che positiva, partono con la consapevolezza di dover lavorare ancora tanto per accorciare il gap che a oggi le separa dalle prime della classe. Se in casa Samp, a ogni modo, regna un cauto ottimismo, in casa Genoa la situazione è sempre più tesa e il rapporto tra la tifoseria e il presidente Preziosi è ormai arrivato ai minimi storici. La speranza è che già a partire da questo campionato entrambe le compagini genovesi possano tornare sui livelli di un tempo, quando si rendevano protagoniste di campionati di vertice.
In casa Samp regna l’ottimismo
La scorsa stagione dei blucerchiati è stata dir poco deludente e solo grazie a un girone di ritorno da record la compagine del presidente Ferrero è riuscita a conquistare la salvezza. Dopo l’inizio da incubo che aveva portato all’esonero di Eusebio Di Francesco, con l’avvento di Claudio Ranieri i blucerchiati sono riusciti a ingranare la marcia giusta, lasciandosi alle spalle le difficoltà di inizio stagione. Insieme alla buone prestazioni sono arrivati presto anche i risultati che hanno permesso a Quagliarella e compagni di abbandonare la coda della classifica, chiudendo poi la stagione al quindicesimo posto. Proprio Quagliarella è stato il grande assente dello scorso campionato: il bomber campano non è riuscito a replicare la straordinaria stagione messa in scena due anni fa, quando a 36 anni riuscì addirittura ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere. Fabio, a ogni modo, sembra aver superato i problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento ed è pronto a guidare nuovamente l’attacco dei blucerchiati verso un campionato di centro classifica. Al momento la rosa della Samp non sembra pronta per ambire alle zone a ridosso della zona Europa, ma non è escluso che gli arrivi di Keita Baldé e di Scamacca riescano a far compiere alla squadra di mister Ranieri un significativo salto di qualità, come testimoniato anche dal fatto che al 21 settembre, secondo le scommesse calcio di Betway, a quota 1,60, la salvezza della Sampdoria è considerata una mera formalità. Le ultime edizioni della Serie A ci hanno tuttavia insegnato che nulla è impossibile e la squadra del presidente Ferrero dovrà essere brava a tenere alta l’asticella della concentrazione per evitare di rendersi protagonista di una stagione fallimentare come quella che si è conclusa da poco.
Il Genoa cerca il rilancio del progetto tecnico
Se Atene piange, Sparta non ride. O meglio, potremmo dire che se la Samp piange, il Genoa non ride. Sono diversi anni che entrambe le compagini genovesi non riescono a esprimersi ad alti livelli e soprattutto il Genoa sta attraversando un periodo di crisi da cui sembra molto difficile uscire. La tifoseria genoana e il presidente Preziosi sono ormai ai ferri corti, con quest’ultimo che viene accusato di curare solo la parte economico-finanziaria senza interessarsi dei risultati sportivi. Sono due stagioni che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, il Genoa si ritrova invischiato nella lotta per non retrocedere e sono due stagioni che la società non fa nulla per evitare che ciò accada. Nonostante gli acquisti di qualche giovane promettente e di giocatori di esperienza internazionale, gli allenatori che si sono avvicendati nel corso del tempo non sono riusciti a mettere in piedi un progetto vincente. Dopo l’esperienza con Davide Nicola, ora toccherà a mister Rolando Maran che è atteso alla prova del nove dopo l'avventura opaca a guida del Cagliari. Ai tempi del Chievo, Maran ha dimostrato di essere un buon allenatore che fa della fase difensiva e della solidità il proprio marchio di fabbrica e la speranza dei tifosi è che, una volta messo in ordine il reparto difensivo, di conseguenza possano arrivare anche i risultati. La situazione tecnica, a ogni modo, resta complicata. Il Genoa ha a disposizione una rosa nettamente migliore rispetto a quella delle altre squadre impegnate nella lotta per non retrocedere ma, come ci hanno insegnato gli anni scorsi, questo non è sufficiente per raggiungere la salvezza senza particolari patemi d’animo.
Sia Claudio Ranieri che Rolando Maran dovranno essere bravi a mettere in piedi dei gruppi coesi, capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo nel tentativo di superare le difficoltà che inevitabilmente incontreranno sul cammino verso la salvezza.